Trova il tuo tesoro, tra gli oggetti della 37a Fiera del Baratto e dell’Usato

Augusto LacalaNews

La Fiera del Baratto e dell’Usato si arricchisce sempre più di tesori. Quest’anno il 29 e 30 novembre ci saranno collezionisti di tanti paesi, a regalare un tocco di internazionalità alla Mostra d’Oltremare.
Oggetti antichi dall’ Inghilterra, dalla Russia e da mezza Italia regaleranno le emozioni che solo i veri collezionisti sanno raccontare.

Le valigie raccontano i viaggi del presente ma anche del passato: è questa filosofia di Rose e Umberto, che portano in fiera le storie del Regno Unito, con la valigeria di fine 800 recuperata in tanti aeroporti d’Europa. Oggetti realizzati in materiali che non si usano più, con tanto di etichette e cartellini da tutti gli aeroporti “del tempo che fu”, che testimoniano la passione immortale per il giro del mondo. E poi curiosità legate al mondo dello sport, come le antiche mazze da golf e da cricket dell’ Inghilterra di inizio secolo, oppure le racchette d’epoca, dei primissimi del 900, con la loro struttura in legno e le fibre in budello, conservate nelle sacche originali, degli sportivi di inizio secolo.

Un tuffo nelle tradizioni di Caltagirone ce lo regala Francesca Sant’Angelo, la collezionista siciliana, che ci trasporterà nelle atmosfere assolate della Trinacria.
La ceramica di Caltagirone è molto diversa da quella amalfitana, sia nei colori che nei motivi, che ricordano la cultura araba e non hanno niente a che vedere con le immagini floreali e campestri dei dipinti su terracotta smaltata della nostra costiera.
Gli scaramantici ad esempio, sono degli imponenti mascheroni in ceramica, dipinta a mano, che nell’800, le massaie usavano appendere alle finestre, o sui pilastri dei terrazzi nelle ville siciliane, per propiziare la fortuna della casa. Sempre in ceramica dipinta a mano, sono le  figurine che si regalavano agli sposi, come amuleto di fertilità.

La bigiotteria in bachelite, le ceramiche Ginori degli anni 60 e la cristalleria di Boemia da collezione del Mercante di strass, antiquario di Perugia, arricchiscono della classe del centro Italia, la varietà degli oggetti in Fiera.

Viene da Napoli invece la collezione più originale: quella di Paolo Longo di Zanzibar.
Oltre alle luminarie di design dei primi anni ’50, Zanzibar esporrà collage, composti a mano, assemblando prime e quarte di copertina di riviste d’epoca, dai primi dell’800 agli anni ’70. Composit decorativi a tema, questo è il lavoro sperimentale, realizzato proprio da Paolo Longo.
“Molti collezionisti potrebbero rabbrividire al pensiero della distruzione di tanto materiale raro – spiega il titolare di Zanzibar, il piccolo bazar vintage di Largo Giusso, nel cuore del centro storico di Napoli – ma per me questo, è un lavoro di ricerca. Per amare le cose bisogna conoscerle. Vorrei riuscire a dimostrare che anche a Napoli c’è cultura e non solo dell’accumulo casuale di oggetti da collezione. Mi piace definirmi un aedo, un cantore degli oggetti d’epoca. Chiunque verrà alla Fiera del Baratto e dell’ Usato potrà sedersi e conversare, per farsi raccontare le storie, misteriose, che si nascondono dietro i pezzi in vendita”