Rispetto per l’ambiente e la persona: la ricetta per il nuovo inizio di Napoli

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Augusto Lacala: Rispetto per l'ambiente e per le persone

Augusto Lacala il presidente di Bidonville, si presenterà alle prossime elezioni comunali, del 5 giugno come capolista dei Verdi a sostegno di Luigi De Magistris, sindaco uscente dell’ultima giunta partenopea. Bidonville apre una nuova parentesi della sua storia? Non proprio: ecco perché!

Che c’entra la Fiera del Baratto del Baratto e dell’Usato con la politica? Ma allora il riuso, l’economia circolare, la seconda vita delle cose, erano solo chiacchiere politichesi? E soprattutto: con tanti problemi da risolvere, si può mai partire dall’ecologia, per cambiare le cose a Napoli?

Nella città dei bidoni, che non è solo Bidonville con la sua filosofia del recupero, ma soprattutto Napoli con tutte le sue criticità da recuperare, c’è una formula che ancora manca all’appello dei rimedi salva metropoli: “RISPETTO – per l’ambiente e per le persone”. Sono queste le parole chiave, che collegano un mercatino del riuso ad un nuovo inizio per la nostra città.

«La mia ricetta per coniugare ambiente e persone è creare un circolo virtuoso che produca reddito e lavoro dalle pratiche ecosostenibili- spiega Augusto Lacala presidente di Bidonville e capolista dei Verdi- un po’, se vogliamo, il risvolto su larga scala del fa bene alla tasca e fa bene all’ambiente, che da 20 anni è lo slogan della Fiera del Baratto e dell’Usato e che funziona.»

Ma si può davvero trovare lavoro a Napoli?

Secondo stime effettuate dal Centro di ricerca Occhio del Riciclone il settore del riuso crea circa 15.000 nuovi posti di lavoro l’anno e il trend è in crescita.

«Parlare di ambiente non significa chiudersi in utopie, lontane dalla vita di tutti i giorni- spiega Francesco Emilio Borrelli portavoce regionale dei Verdi – la filosofia di Bidonville, che vede nelle pratiche salva ambiente nuove opportunità per far ripartire l’economia, è la nuova ecologia del fare»

I punti chiave della filosofia occupazionale di Bidonville sono 4:

Creare i centri per il riutilizzo e per la preparazione al riutilizzo, previsti dalle leggi europee all’interno delle isole ecologiche. Queste aree destinate a salvare il salvabile degli scarti, consentirebbero il risparmio di grandi quantità di materiale, ma sopratutto l’impiego di nuovo personale specializzato destinato alla cernita, allo smembramento, ma anche alla rimessa a nuovo degli oggetti che altrimenti finirebbero in discarica e che possono essere così rimessi sul mercato.

Creazione di nuovi aree commerciali anche all’interno degli stessi centri per il riutilizzo che consentano a molti lavoratori svantaggiati un’occupazione sostenibile e redditizia.

Sviluppo delle energie alternative per uso industriale e domestico. La Campania si sta aprendo sempre più all’uso non solo dell’energia eolica e solare, ma anche delle tecnologie che impiegano sia le alghe che le biomasse. Spingere questo settore è un sicuro volano occupazionale.

Recupero e sostegno dei vecchi mestieri. Il ciabattino, l’impagliasedie, l’arrotino sono attività ricche di storia che vanno tutelate come patrimonio della nostra cultura. Una maggiore attenzione a queste lavori consentirebbe di ridurre la fuga dei giovani da Napoli e l’impiego dei più anziani maestri di manualità, ancora in grado di insegnare il loro mestiere.

“Napoli è spesso sinonimo dell’arte di arrangiarsi. Io non amo questo accostamento- conclude Augusto Lacala- arrangiarsi è riduttivo:in noi napoletani c’è la capacità di inventarsi la vita , magari riusando in maniera creativa l’esistente!”