Riciclare: tutte le cose che fanno bene all’ambiente iniziano per “R”

Augusto LacalaEtica-mente

le 5 R che aiutano a riciclare e salvano l'ambiente

Riciclare è più di un semplice dovere. È un atto d’amore e di consapevolezza verso il pianeta e l’ambiente. Riciclare gli oggetti con la raccolta differenziata ed il riciclo creativo non basta però. Esistono tante piccole cose che possiamo fare prima e dopo il riciclo, iniziano tutte per “R” e fanno parte di una cosa che si chiama gerarchia dei rifiuti. Scopriamo insieme che cosa è e perché è così importante.

Hai mai sentito parlare della gerarchia dei rifiuti? Secondo la Commissione Europea (qui il link al documento completo) si tratta di una lista di azioni ordinate per priorità che serve a ridurre il quantitativo di spazzatura che produciamo e migliorare la gestione del suo smaltimento.

La gerarchia dei rifiuti è composta da 5 “R”:

  • Riduzione
  • Raccolta Differenziata
  • Riutilizzo
  • Riciclaggio
  • Recupero

Questo processo virtuoso è la strada da percorrere per condurre una vita sostenibile per il nostro pianeta. Integrarle nella vita di tutti i giorni non facile, ma con la cultura e l’educazione a considerare il rifiuto non uno scarto una è una risorsa ci sono buone possibilità di crescita per la società. Non è mai troppo tardi.  Si può cominciare infatti da  piccoli cambiamenti nella quotidianità per ridurre i rifiuti da riciclare o che finiranno in discarica.

La prima “R”: ridurre i rifiuti

Il concetto di ridurre quello che viene prodotto e quello che viene consumato è alla base della gerarchia dei rifiuti. Il perché è facile da capire; se ci sono meno rifiuti, ci sarà meno materiale da smaltire e riciclare. Per cominciare a diminuire i rifiuti che produci devi prima di tutto capire cosa usi ed in che modo. Ecco le due domande da farti per capire l’impatto di un oggetto o un’abitudine nel ridurre gli scarti.

  • Esiste qualcos’altro che può essere usato per questo scopo? Iniziare ad usare oggetti che possono servire a più cose è essenziale per il concetto di ridurre. Un esempio pratico possono essere una macchina da caffè ed uno schiumalatte. Presi singolarmente servono per due cose differenti. Se scegli però di comprare una macchina da caffè che ha anche il beccuccio per il cappuccino, potrai fare entrambe le cose, riducendo gli imballaggi.
  • È realmente necessario? La maggior parte dei rifiuti che produciamo e dell’energia che consumiamo vengono da abitudini giornaliere e dall’uso di oggetti non realmente necessarie ma che ci fanno sembrare le cose più semplici. Per esempio tenere un elettrodomestico sempre in standby o le luci accese in una stanza perché è più comodo.

La seconda “R”: riuso gli oggetti prima di buttarli via

Nell’armadio ho una piccola scatola di legno in cui tengo oggetti di qualsiasi tipo; dai cavi di vario genere a strumenti che magari ho trovato o qualcuno ha lasciato in casa mia. Li tengo lì nel caso possano tornarmi utili. Forse hai anche tu una scatola o un cassetto in cui tieni degli oggetti che sono rotti, funzionano male o per cui non hai ancora trovato uno scopo. In questo caso anche tu, come me cerchi di mettere in pratica la seconda “R”: ovvero riutilizzare gli oggetti. Imparare a riusare gli oggetti o dargli una seconda vita usandoli per cose diverse da quelle per cui sono stati creati è fondamentale per la gerarchia dei rifiuti.

L’importanza del riuso sta nel fatto che non solo si diminuiscono gli oggetti che dovranno essere smaltiti, ma allo stesso tempo la richiesta di oggetti da produrre sarà minore. Nella vita di tutti i giorni ci sono tanti oggetti che puoi riutilizzare, ti faccio qualche esempio:

  • Puoi riutilizzare i barattoli come contenitori in cucina o per la minuteria.
  • Se hai un giardino con un albero puoi usare un vecchio pneumatico per costruire un’altalena.
  • Le pedane in legno o il legno di scarto possono essere usati come combustibile o per il fai da te.
  • È possibile riutilizzare i vecchi quotidiani per tante altre cose prima di riciclare la carta.

La terza “R”: raccolta differenziata

Sappiamo entrambi quanto sia importante riciclare. Il riciclo vero e proprio viene fatto in impianti specifici, ma la parte più importante di questo processo inizia tra le mura di casa tua.

I materiali per essere riciclati al meglio devono essere indirizzati verso il posto giusto. La raccolta differenziata è lo strumento che ti permette di farlo.

Per un riciclo efficace serve una raccolta differenziata efficace – e questo deve accadere prima, in casa nostra e in secondo luogo, negli impianti di smistamento. Quando getti una bottiglia di plastica nel bidone giusto fai in modo che sia più semplice riciclarla. Quando la raccolta differenziata non viene fatta a dovere rischi che materiali non solo riciclabili, ma preziosi, finiscano in una discarica con enormi perdite sia economiche che ambientali.

La quarta “R”: riciclare il più possibile

L’ultimo passo nella gerarchia dei rifiuti è il riciclare. Riciclare qualcosa come già saprai significa trasformare un oggetto in materie prime utilizzabili per costruire oggetti nuovi. Sono davvero pochi i materiali che non possono essere riciclati. Ecco perché le tue scelte, specialmente quelle giornaliere e che sembrano meno influenti sono invece quelle che più importanti per l’ambiente.

  • Cerca sempre di comprare prodotti che derivino da materiali riciclati
  • Prediligi prodotti in materiali riciclabili come l’alluminio o il vetro
  • Evita i prodotti chimici o tossici in favore di metodi più naturali come quelli che usavano le nostre nonne.

La quinta “R”: recuperare quello che non si può riciclare

È vero, quasi tutti i materiali si possono riciclare. Ma cosa succede ai quello che finisce in discarica? È davvero l’unica soluzione lasciare questi scarti a se stessi? Decisamente no.

Ancora dopo il recupero c’è un’ultima cosa che possiamo fare, il recupero. Recuperare i materiali significa riconoscere che non sono ancora rifiuti, ma che ancora una volta sono scarti che hanno un valore ed un uso. Per esempio, anche se non è possibile trattare questi materiali per rigenerarli possono sempre essere utilizzati come combustibile per produrre energia che serve per alimentare casa nostra e gli impianti di riciclo stessi.

Ridurre, riutilizzare, differenziare, riciclare ed infine recuperare sono parole fondamentali per l’ambiente. Prese singolarmente possono avere un grande impatto ma se ne facciamo (per una volta) tutta un’erba un fascio – detto napoletano sempre di grande effetto e verità – sicuramente il risultato, per il nostro pianeta, si moltiplica in positivo. Quando questi 5 concetti, queste 5 etiche, lavorano insieme, in sinergia, danno davvero il meglio enon serve fare i salti mortali, ma solo prendere consapevolezza del tuo ruolo per l’ambiente e di quanto le tue scelte siano importanti per il futuro del nostro pianeta.