Mutoid Waste Company ovvero l’arte di fare i robot coi rifiuti!

Augusto LacalaNews

Hanno girato mezza Europa, coi loro camper e i loro androidi a motore, fatti di lamiere riciclate, senza tralasciare la Fiera del Baratto e dell’Usato di Napoli, dove hanno fatto tappa nel 1999: si tratta della Mutoid Waste Company, il movimento di artisti nomadi, del riuso tecnologico.

La compagnia, è nata a Londra nella prima metà degli anni 80. Oggi un gruppo di “Mutoidi”, vive stabilmente a Sant’Arcangelo di Romagna dove ha creato un vero e proprio parco artistico-abitativo visitabile: Mutonia, a testostimonianza della prima legge del movimento: ” Il mondo in cui viviamo lo possiamo inventare e cambiare” : il ri-uso è uno dei modi per farlo!”

Qualche lamiera ammaccata da levigare e pezzi di motori usati da assemblare, si trasformano nelle mani di questi “geni” del riuso meccanico, in umanoidi semovibili e macchine per spettacoli mozzafiato, che danzano tra le fiamme a ritmo di musica metal.  Fiere, teatri, piazze, non fa differenza: pur se la loro casa resta Sant’Arcangelo, i Mutoidi portano le loro performance ovunque ci sia qualcuno sensibile alla tematica del ri-uso.

I rifiuti sono l’unica risorsa realmente disponibile in abbondanza, sul pianeta. La gente continua a buttare materiali preziosi. Perché tutto deve essere nuovo? C’è ancora tanta vita nell’usato: basta solo cercare di riportarla alla luce. Questo, in poche parole, il pensiero mutoide che piace a Bidonville.

Dalle officine di Sant’Arcangelo, però escono anche oggetti d’uso e di design, che possono essere acquistati da chiunque.”Le cose che si trovano nelle discariche, sono solo apparentemente private della loro funzione- spiegano gli artisti del riuso meccanico- proprio per questo sono adatte ad assumere sembianze nuove”.

A Mutonia, il parco costruito, bonificando una cava di pietra abbandonata, dove anche le case sono fatte di rifiuti, chiunque può portare i propri oggetti usati per trasformarli in qualcosa di nuovo. L’ artigianato è il perno del “Manifesto muoide”: la chiave per aprire i catenacci del sistema economico sprecone e creare nuove risorse.

“Bisogna sfatare il falso mito di un’economia del ri-uso legata alla beneficenza- spiega Augusto Lacala, presidente dell’ associazione Bidonville– Gli oggetti usati, anche opportunamente trasformati, sono un’importante risorsa economica e una grande opportunità di lavoro, non ancora del tutto esplorata”