Mini navigatore per orientarsi tra i paroloni dell’automobilismo green

Augusto LacalaEtica-mente

navigatore antico

Dall’ibrido al biogas quello delle auto ecologiche è un mare magnum di paroloni e informazioni spesso difficili da maneggiare per i non appassionati di motori . Ecco allora un navigatore per orientarsi tra i passaggi fondamentali dal motore a scoppio a quello verde.

La soluzione migliore per non inquinare è andare a piedi? Errore! Le ricerche più avanzate in fatto di motori puntano ormai al fotovoltaico. Sul mercato Toyota ha lanciato l’evoluzione della Prius, il primo modello con pannelli solari sul tetto, per ridurre le emissioni usando la luce. Per le auto ad energia completamente rinnovabile il passo sarà breve. Le più importanti kermesse di settore, quest’anno hanno già visto protagonisti sbalorditivi modelli completamente alimentati dai pannelli solari.

Ma andiamo per gradi. In principio fu l’Euro 0.  Questa definizione si usa per i motori ancora non dotati di alcuna restrizione per la riduzione delle emissioni inquinanti e che secondo la legge di Stabilità 2015 dovranno essere rottamati a partire dal 2019. E mentre in Italia si grida all’ingiustizia, in Olanda una proposta di legge vorrebbe vietare la circolazione a tutti i veicoli non elettrici già a partire dal 2025!

Dal provvedimento Euro 0 si passa all’ Euro 1 con nuovi parametri più severi per le emissioni. Nel 1993 viene introdotta infatti la marmitta catalitica, un piccolo reattore chimico dalla limitata azione pulente, che segna l’inizio di un giro di vite sempre più stretto verso la tolleranza zero alle sostanze inquinanti

Oggi siamo arrivati ai parametri Euro 6, i più severi di sempre, grazie anche ad importanti innovazioni tecnologiche.

Contemporaneamente lo studio sui sistemi di propulsione alternativi ha prodotto ottimi risulti. Dal Gpl, sottoprodotto del petrolio ma ad emissioni più contenute, al metano che azzera la produzione di particolato, si è passati a veri e propri studi rivoluzionari, a tinte molto più verdi

Il motore ibrido, che alterna l’alimentazione tradizionale a quella elettrica è ormai una realtà di serie su molti modelli. In forte aumento anche il numero dei consumatori di auto esclusivamente elettriche. Complice del cambiamento la collaborazione delle istituzioni, con incentivi e moltiplicazione delle centraline di alimentazione.

Il passo successivo sarà la propulsione ad idrogeno e biogas. In Giappone e in California già circolano le Toyota Mirai. Il motore è elettrico, ma non ha bisogno di ricarica. Le Mirai si alimentano facendo reagire idrogeno e ossigeno. Ma l’Italia come sempre è stata esclusa dal primo piano di commercializzazione per i soliti cavilli legali.

Stesso discorso per il biogas. Sapevate che la Fiat è in grado già di produrre motori alimentati con il bioetanolo? Svizzera e Brasile sono i mercati di prova di questa vettura rivoluzionaria e in Italia non se ne vede nemmeno l’ombra.

La buona notizia è che ormai la svolta verde comincia ad entrare nell’immaginario collettivo e i guru dell’automobilismo hanno già annunciato entro il 2017 una competizione di Formula 1, nel famoso circuito di Le Man in cui un vettura elettrica competerà con i classici bolidi.
Per un futuro a zero emissioni ora si tratta solo di schiacciare l’acceleratore!