L’ Epifania gli alberi di Natale porta via

Augusto LacalaNews

Befana e albero di Natale

“Vivo o morto? X!” recita una canzone di Ligabue! E quando si parla di alberi di Natale per giunta durante le feste, il tema oltre che green, diventa assolutamente incandescente! Quand’anche avessimo fatto la scelta più ambientalista, in fatto di abeti, nei giorni a ridosso dell’Epifania, la domanda sorge spontanea: “Cosa ne faremo dell’orpello natalizio a feste concluse?” Ecco qualche risposta!

Ricordate quando l’8 dicembre qui a Napoli si andava con tutta la famiglia a piazza Cavour, oppure nel fossato del Maschio Angioino o anche a via Repubbliche Marinare, dove centinaia di alberi di Natale aspettavano che i bimbi li scegliessero, proprio come nei film americani?
Bene, archiviate quel ricordo! Secondo il Corpo Forestale dello Stato, infatti, la miglior soluzione per non danneggiare l’ambiente è quella di scegliere il proprio abete in un vivaio, preferendo rami e arbusti senza radici, derivati dalla potatura di alberi più grossi.

E’ il caso quindi di rivedere anche i vecchi stereotipi dell’albero finto come ecologico. Gli abeti in plastica sono altamente inquinanti e spesso di cattiva manifattura, che si traduce in rotture precoci e necessità del cassonetto!

Anche la soluzione “scampagnata e travaso della pianta nel boschetto fuori porta” è da scartare! Gli abeti in commercio provengono da aziende specializzate per la produzione natalizia e mal si integrano con il tessuto forestale dei boschi campani!

Certo, avendo un giardino o un terrazzo molto ampio, il discorso cambia e si potrebbe optare per un un interramento, ma… ad avercelo tanto spazio!

La seconda alternativa proposta dal Corpo Forestale è quella di scegliere alberi vivi, ma a km 0, ovvero altre specie di sempreverdi, più adatti alla macchia mediterranea come agrifoglio, ginepro, corbezzolo.

Ma alzi la mano chi ha addobbato la casa con un corbezzolo!
A conti fatti, più del 50% dei cittadini partenopei, avrà optato per soluzioni poco eco-compatibili!
Tralasciate le ramanzine, dopo il 6 gennaio non resta che pensare allo smaltimento.

Per fortuna anche quest’anno alcune grandi catene commerciali, hanno adottato la simpatica soluzione del reso, ovvero della riconsegna in negozio dell’albero di Natale acquistato, in cambio di buoni spesa e del rimboschimento a carico del brand.

Per chi avesse acquistato altrove un albero vivo con radici, invece, è necessario contattare un vivaio e farsi consigliare uno dei centri di raccolta autorizzati dal Comune di Napoli o dalla Regione Campania.

Sia per gli alberi vivi che per quelli in plastica altra soluzione è contattare il numero verde Asia chiamando l’ 800.161010.

Per gli abeti ormai secchi, infine, in molti quartieri di Napoli, verranno predisposti appositi contenitori, naturalmente dopo il 6 gennaio anche per evitare la folcloristica raccolta del cippo di Sant’Antonio: romantica si, ma altamente inquinante e pericolosa!