Il finestrino sul mondo: come si giocava prima della TV baby sitter

Augusto LacalaNews

Una mostra permanente all’Hotel Poseidon di Torre del Greco racconta i giocattoli dai primi del ‘900 ad oggi. Pupazzi, bambole e balocchi di ogni tipo, per disegnare il mondo dei giochi dal vivo, per sognare senza bisogno dello schermo di un PC.

160 pezzi sparsi in una decina di vetrine invadono la hall del Poseidon, strizzando l’occhio sopratutto al re della fantasia dei maschietti : il trenino.

Il cantastorie della mostra torrese si chiama Giuseppe Vitiello, già organizzatore del Museo del Giocattolo che dal 2006 al 2012, ha spiegato a tante scolaresche come ci si divertiva quando la Tv era solo un elettrodomestico e non una baby sitter.

“Dal 2012 -racconta Vitello- il museo è chiuso in attesa che l’amministrazione comunale ci conceda una nuova location, ma i miei giocattoli non volevano rimanere in silenzio e ora possono dire la loro tra le teche del Poseidon”

Girando tra le vetrine della mostra permanente di Torre del Greco, l’assenza di par condicio tra i balocchi salta subito agli occhi. I sollazzi vintage per le bambine sono in netta minoranza, mentre i modellini d’auto, ma soprattutto i convogli ferroviari in miatura, la fanno da padrone.

Non a caso il cantastorie torrese è socio del Clamfer: il club degli amici della ferrovia, che quasi ogni anno mette in mostra alla Fiera del Baratto e dell’Usato le riproduzioni delle più belle stazioni del mondo.

“La mia passione per le miniature ferroviarie, è nata tardi, passeggiando tra i mercatini con la mia signora. – racconta Vitiello- Per apprezzare le piccole cose, occorre un occhio maturo. Non c’è un pezzo a cui sono più affezionato, ma certo il mio Marklin degli anni ’20 è tra gli oggetti più pregiati, perchè riproduce un convoglio che ha visto due Guerre Mondiali”

La Rivarossi è la casa produttrice italiana di modellini più famosa che ha cominciato a riprodurre i convogli nel lontano ’47 e ha visto il suo boom negli anni 60. Con la diffusione del fermodellismo, sia in Europa che in tutta Italia, le miniature di questa casa produttrice hanno più che quadruplicato il loro valore e un trenino completo, oggi può superare di gran lunga i 2000 euro.
Di pezzi pregiati nella collezione di Torre del Greco ce ne sono diversi come il Rivarossi Cosmo del ’69.

“Quello che sorprende collezionando giocattoli è che ogni pezzo ha una sua vita e racconta pezzi di vita -conclude Vitiello- Tra i miei giocattoli c’è un trenino che mi regalò un collega di mio padre . Sulla scatola c’è ancora scritto “Befana del ’56” come si usa per le vecchie foto. I giocattoli sono parte del nostro passato ed è questa passione per le storie che gli oggetti nascondono, che spero di trasmettere a chi verrà a visitare la mostra ”

Per i più curiosi il prossimo appuntamento campano con gli amici del Clamfer sarà il 20 giugno a Nocera Inferiore con una Mostra dedicata al treno nella Grande Guerra all’interno del Castello Fienga.