Il ferro si usa per cucire: mestieri e oggetti che non ti aspetti alla Fiera della Casa

Augusto LacalaNews

Il ferro può essere usato per cucire? Queste e tante altre curiosità vengono spiegate ai visitatori, all’interno del padiglione “I mestieri dell’Arte” alla Fiera della Casa.
Oltre alla mobilia e a tutto il mondo dell’arredamento, la fiera quest’anno ha cambiato look ed è diventata un polo del life style italiano.

Come poteva mancare un padiglione dedicato agli antichi mestieri artigiani che hanno fatto grande la Campania nel mondo?
Dalla trafila al bronzo della pasta artigianale, ai ricami di origine spagnola, all’interno del padiglione ci sono curiosità per tutti i gusti.E tra una piallatura live e un intarsio estemporaneo , chiunque può chiedere ai maestri artigiani, come si lavora con tecniche vecchie di secoli, o come si aggiustavano gli oggetti, quando il consumismo non era un imperativo.

“Cucire con il ferro- ci racconta Antonella Romano, l’artigiana che ricama con i metalli pesanti- unisce sia l’arte, tutta femminile, del merletto che il mestiere, molto maschile, della lavorazione del fil di ferro. E’ un’arte che si dipana lungo un filo, come il filo della storia e che usa le mani a formare una trama, come quella della vita”

In un angolo del padiglione si sente il rumore inconfondibile di una piallatrice: è lo spazio dedicato alle riparazioni in legno, dell’atelier di Salvatore Sorrentino.
Il restauratore spiega come si ripristinino gli intarsi decorativi dei mobili, a partire dalla carta mozzarella, che non è una pellicola avvolgente per alimenti, ma una sorta di velina che si usa per ridisegnare i florilegi degli intarsi.

In fondo al padiglione un luccichìo di neon, si riflette nelle lamine d’ oro zecchino dello spazio dedicato al restauro di cornici.
“Per riparare una cornice del 700- racconta l’esperto doratore dell’atelier Bonocore, occorrono decine di foglietti d’oro che vengono attaccati al legno cesellato, per lo più con semplice acqua”

In un altro angolo, un torchio litografico dell’800, risalta tra diversi oggetti d’altri tempi. Ci sono persino attrezzature da laboratorio chimico, vecchie di due secoli. Anche l’attività del collezionista è presente nello spazio “I Mestieri dell’Arte”.

“Gli oggetti dismessi, sono sempre utili- spiega Guido Mojo, titolare di ‘O quatte ‘e maggio, che vende masserizie di altre epoche – Il lavoro del recuperatore è quello di scovare oggetti, tra i più stravaganti ed accumularli in attesa di un nuovo padrone. Di solito i clienti più affezionati, sono registi cinematografici o teatrali che hanno bisogno di ricreare atmosfere datate, fin nei minimi particolari”

Bidonville non poteva mancare in una manifestazione così poliedrica. All’esterno, dei padiglioni, sotto i portici, gli artigiani del riuso aspettano i visitatori della Fiera della Casa, con tante idee che testimoniano uno stile di vita alternativo, dove le tecniche artigiane e la creatività,si mettono insieme per ridare vita alle cose e ridurre l’impatto dei rifiuti sull’ambiente.