La passione per i giocattoli antichi di Felice e Annalisa

Augusto LacalaStorie d'autore

Intervista a felice ed annalisa si amarcord '900, appassionati di giocattoli antichi

Mancano pochi giorni al Toys Expo di quest’anno. Noi non stiamo più nella pelle e contiamo le ore. Per ingannare l’attesa ed avere un assaggio di quello che ci aspetta siamo passati a trovare due veri appassionati di giocattoli antichi che vogliamo presentarti: Felice ed Annalisa che gestiscono Amarcord ‘900. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Quando l’amore per i giocattoli antichi diventa un mestiere

Fare visita a Felice ed Annalisa è un’emozione che inizia già prima di incontrarli. Aprendo la porta del loro laboratorio si viene accolti dal suono dolce della campanella che annuncia l’arrivo di un ospite. Il tempo di un caffè ed iniziamo subito a chiacchierare con Felice mentre Annalisa si prende cura di uno dei tanti pezzi presenti nel laboratorio.

Ci racconti chi sei e cosa fai?
Non sono solo, siamo in due, io ed Annalisa. Abbiamo un negozio in cui principalmente vendiamo e restauriamo giocattoli antichi, anche se è nato come negozio di modernariato 12 anni fa quando l’abbiamo aperto. Nel tempo poi ci siamo concentrati sui giocattoli antichi.

Ci sono molti appassionati di giocattoli antichi a Napoli?
Napoli ospita tanti appassionati, i collezionisti forse un po’ di meno. In compenso però vantiamo un Museo del Giocattolo che ospita una collezione importante sia a livello nazionale che internazionale. Quindi, anche se i collezionisti non sono tanti, le loro collezioni non hanno nulla da invidiare, potremmo dire che i collezionisti di giocattoli antichi a Napoli sono pochi ma buoni.

E tu sei tra questi?
Sembrerà strano. Non colleziono giocattoli antichi, ma libri antichi, nello specifico libri antichi su Napoli e sul regno di Napoli. I giocattoli vintage sono una passione che sia io che Annalisa condividiamo e che abbiamo trasformato in un lavoro. Per un venditore è un po’ difficile collezionare giocattoli d’epoca; vuoi perché li hai sempre davanti, vuoi perché pensi che non sarà un problema reperire qualcosa che ti piace scoprendo poi che non è facile come credevi.

Qual è stato il primo giocattolo che avete restaurato?
È un po`difficile ricordare il primo giocattolo che abbiamo restaurato, forse è stata una moto Ingap di un cliente di Milano. Bisogna tener conto che abbiamo il privilegio di restaurare i giocattoli della collezione del Professor Capuano che è quella ospitata del Museo del Giocattolo di cui parlavamo prima che ci vengono inviati in blocco e spesso anche gli altri collezionisti ci mandano i loro pezzi in blocco.

Pensi che internet abbia rovinato l’atmosfera della ricerca dei giocattoli antichi e dell’incontrarsi tra appassionati?
La mia risposta di base è si, ma va un po’ articolata. Internet ha permesso di diffondere maggiormente i giocattoli d’epoca, creando quindi più occasioni per trovarne. Per rispondere in modo più preciso alla domanda, se la domanda è “si è perso il romanticismo?” ovvero tutto quello che c’era dietro dalla ricerca al piacere di trovare un pezzo che ti mancava da anni, la risposta è decisamente si purtroppo.

Internet offre vari portali in cui il collezionista non deve far altro che cercare cosa vuole e decidere se comprare o meno. Le uscite alle 5 ed alle 6 del mattino, per girare nei mercatini della domenica con la speranza di trovare un pezzo che desideravi, beh, probabilmente rimangono solo nell’ideale romantico. Con questo non dico che i collezionisti non lo facciano più, ma internet ha portato via un po’ dell’emotività del cercare e trovare un pezzo che forse neppure esiste. Per fortuna esistono ancora collezionisti che un po’ rinnegano internet e preferiscono passare qui da noi per vedere e toccare il giocattolo e prendere un caffè insieme.

Questa domanda è un po’ legata a quella precedente, com’è cambiato il collezionismo negli ultimi 10 anni?
Beh, internet ha fatto un po’ da calmiere. Facendo incontrare domanda ed offerta i costi sono scesi di molto. Per noi che siamo artigiani in un certo senso è un danno. C’è da dire però che non tutti i mali vengono per nuocere, la nostra platea è comunque aumentata. Ora come ora il futuro è dettato da internet se guardi all’efficienza. Stare a casa e fare tutto con un click è sicuramente più comodo anche se penso che oggigiorno ad alcuni collezionisti non brillino più gli occhi.

C’è un giocattolo o una categoria di giocattoli che secondo te sono un po’ il “santo graal” che tutti i collezionisti cercano?Beh, com’è ovvio che sia i collezionisti italiani ricercano molto i giocattoli italiani. Anche se c’è da dire che il mercato leader è quello tedesco, i giocattoli tedeschi sono sempre stati i più importanti, sia per marche che per ingegneria, la Schuco ne è un esempio. Le aziende italiane importanti sono state la Ingap che è un’azienda di Padova e la Cardini che è un azienda di Omegna, insieme ad altre aziende minori che hanno però fatto un lavoro eccellente fino alla seconda guerra mondiale dove sono praticamente state costrette a convertire la produzione in altro. La Ingap ha superato la guerra ed è stata in attività fino agli anni 70.

Tornando alla domanda direi che il “Santo Graal” probabilmente sono i giocattoli della Cardini che sono molto rari da trovare essendo che l’azienda ha lavorato pochissimi anni ed ha prodotto tra i 12 ed 14 modelli, qualcuno dice di più. Erano giocattoli “di lusso” già quando erano nuovi. Erano di grandi dimensioni, ben fatti e la loro peculiarità era che l’involucro del giocattolo era parte integrante del giocattolo stesso. Per esempio la scatola di un aereo diventava un hangar, essendo di cartone è oggi estremamente raro riuscire a trovare un giocattolo Cardini integro con scatola.

Qual è la tua opinione sull’antiquariato a Napoli?
Napoli è una città famosa per gli antiquari, ricca. Spesso ti trovi davanti qualcuno che sembra improvvisarsi ed invece scopri un bagaglio di conoscenze nato vuoi per tradizione, vuoi per generazione. È comune per gli antiquari essere figli o addirittura nipoti di antiquari. Se vogliamo parlare anche di modernariato è qualcosa che è tornato in voga da poco. Per quel che riguarda il nostro settore, Napoli è una delle poche grandi città che non ha una borsa scambio di giocattoli vintage. Per questo sicuramente un plauso va fatto ad Augusto con il Toys Expo che crea un riferimento per far incontrare collezionisti e commercianti tra di loro.

Questa era l’ultima domanda di quella che più che un’intervista è stata una piacevole chiacchierata circondati da giocattoli vintage e dalla passione che Felice ed Annalisa hanno. Il tintinnio della campanella d’ingresso ci saluta mentre usciamo e non vediamo l’ora di incontrare Felice ed Annalisa al Toys Expo del 23 Ottobre alla Mostra D’oltremare. Ti aspettiamo!