C’era una volta il “cartonaro”

Augusto LacalaNews

C’era una volta il “cartonaro”, oggi ci sono le imprese sociali.
E così, se al tempo della nonna, il “cartonaro” girava col suo triciclo scassato per raccogliere due lire, in cambio del cartone buttato per strada, inconsapevole pioniere della differenziata, nell’epoca del divieto del trasporto privato dei rifiuti, ci pensano le cooperative sociali a dare man forte alla raccolta della carta.
E armata di fiammanti camioncini, che urlano dalla fiancata :“Il cartone finisce qui, per non finire mai “ Napoli mobilita i suoi cittadini per trasformarsi in un Comune Riciclone, almeno in fatto di cellulosa.

I cartonari del 2015, a Napoli si chiamano Comieco, Gruppo Gesco, Cooperativa Arcobaleno e Parrocchia di Santa Maria dei Miracoli. Le loro zone d’azione sono i quartieri più popolosi di Napoli come il Rione Sanità e il distretto Chiaia-Posillipo-San Ferdinando.
Il doppio progetto che coivolge due aree così diverse della città, ha però un unico slogan: “Questo negozio non rompe le scatole, le ricicla” .
Il suo obiettivo è raddoppiare, nel giro di sei mesi, il volume del materiale cartaceo differenziato, grazie ad una sinergia tra pubblico e privato, che vedrà lavorare fianco a fianco, Asia e ragazzi della Sanità, secondo un modello già sperimentato da Gesco in altre città.
Se la collaborazione funzionerà lo scopriremo fra qualche mese, leggendo i risultati della percentuale di rifiuti cartacei raccolti.

Stai pensando: “E a me che importa?” o meglio : “Cosa cambia nella mia vita se aumenta la percentuale di carta differenziata?”
Credere nel riuso non è solo fare l’affare in fiera, o trovare l’occasione al mercatino dell’usato, ma è una filosofia di vita che vede nel non buttare, un tesoro per le tasche, ma anche per l’ambiente.

Nel frattempo, quindi, cosa possiamo fare, TUTTI, per aiutare le imprese sociali ?
Evitare gli errori più comuni che si commettono nel conferimento dei rifiuti cartacei alle campane bianche

Ecco allora qualche consiglio:
– Carta e cartoncino vanno sfilati da qualsiasi busta o sacchetto di plastica prima di essere inseriti nel contenitore condominiale
– Se la campana bianca è piena, bisogna evitare di abbandonare materiali cartacei accanto al contenitore. I rifiuti “senza fissa dimora” si trasformano immediamente in materiale indifferenziato e vengono raccolti come tale – I fogli di carta sporchi, non possono essere differenziati nella campana bianca.

E naturalmente il consiglio più valido è sempre quello di cercare di ridurre gli sprechi.
Proprio per questo il Comune di Napoli ha lanciato l’iniziativaSballati e compost..i” : una lista che tutti i cittadini possono completare, per fare l’inventario di tutti i prodotti sfusi o a imballaggio minimo, presenti sul mercato partenopeo.

E vissero tutti differenziati e contenti?

Forse!..