5 idee per un’estate green: vademecum per turisti ambientalisti

Augusto LacalaNews

Non solo resort all inclusive e hotel di lusso: per le vacanze esistono molte alternative ai format classici, anche in chiave green. Ecco allora, un piccolo vademecum per turisti ambientalisti.
Quello vacanziero è un settore che incide notevolmente sull’inquinamento e sulla distruzione dei luoghi.
Basti pensare che una semplice auto, diciamo una diesel Euro 5, produce fino a 132 kg di Co2; per non parlare degli aerei che sono il mezzo più inquinante con cui spostarsi.

Non potevano mancare, quindi, le nostre 5 idee ecofriendly per un’estate in linea con i valori di Bidonville:
1)Vacanze in albergo diffuso. Questo tipo di struttura, composta da immobili diversi può essere considerata un hotel orizzontale, che trasforma in un unico resort interi borghi, o centri storici, senza creare nuove unità edilizie, ma semplicemente restaurando edifici preesistenti, in una sorta di albergo-rete. Uno dei migliori in Italia è Urbino Resort che ha vinto il Green Travel Awards, il premio per l’eccellenze del turismo sostenibile, per la categoria eco villaggi
2)Il velatrek è uno stile vacanziero ancora poco conosciuto. A metà tra il trekking e il viaggio a vela, questo tipo di tour appaga sia gli amanti della natura che i girovaghi a caccia di nuove amicizie. Durante questo tipo di vanze infatti si vive gomito a gomito, condividendo cibo, risorse ed esperienze
3)Il campo avventura. Dall’osservazione degli animali, alle esplorazioni notturne, questo tipo di esperienza , adatta anche ai piccoli dai 6 anni in su, consente di formare i ragazzi al rispetto dell’ambiente, partendo dalla conoscenza di nuovi habitat, in compagnia di esperti di educazione ambientale.
4) Il volontariato green . Da Legambiente al WWF, dalla Lipu a GreenPeace, sono tanti i centri che consentono a genitori e figli di fare qualcosa per il pianeta, anche in estate e soprattutto insieme. Ripristino di aree boschive, monitoraggio del territorio e corsi di educazione ambientale sono solo alcune delle attività fruibili, sia in Italia che all’estero, all’interno di questi campi-scuola, che stimolano all’adattamento e alla socialità .
5) Campi di ricerca. Dedicati soprattutto agli amanti del mare, questi veri e propri mini-corsi sono rivolti per lo più agli amanti dello studio e dell’osservazione. Uscite giornaliere per il monitoraggio del comportamernto animale e confronto con biologi e ricercartori, queste le attività principali di queste parentesi faunistiche.
Al di là dei suggerimenti più o meno inconsueti, la buona notizia è che anche nel settore turistico sembra scoppiata la moda dell’ecosostenibilità. Questa inversione di tendenza, in chiave green sarebbe testimoniata proprio da Trip Advisor, una delle piattaforme dedicate all’ hobby dei viaggi più conosciute del web. Il sito ha infatti introdotto da pochi mesi il riconoscimento EcoLeader per mettere in evidenza le strutture che si sono distinte per recensioni, nelle buone pratiche ambientali. Altra spia, è il sito di Air France, che ha introdotto un app per misurare il consumo di Co2, a seconda della tratta prescelta.
Senza scomodare i colossi del settore turistico, per una vacanza veramente green, si possono consultare risorse di nicchia, come www.ecobnb.it , la community dedicata alle sistemazioni eco-compatibili in Europa e o il tour operator La Compagnia dei Cammini, che propone ad esempio innovative traversate a dorso d’asino.
Qualunque sia la vostra scelta vacanziera però, la cosa più importante da tenere a mente è di non mandare in ferie le buone pratiche salva-ambiente che ci hanno accompagnato durante i mesi freddi: (dalla differenziata, al risparmio energetico): il pianeta è l’unica casa che abbiamo e occorre prendersene cura, sempre!