Augusto LacalaEtica-mente

Carissimi amici della Fiera del Baratto e dell’Usato, questa non è un’enciclica papale ma un caloroso “Hei, come state?” da parte di tutta la squadra dell’evento. Mancano pochissimi giorni e ci ritroveremo tutti insieme, come succede ormai da ben 41 edizioni, alla Mostra d’Oltremare per divertirci e passare giorni allegri e spensierati. In questi ultimi mesi abbiamo avvertito da parte di molti amici storici della Fiera ed anche di quelli che stanno imparando a conoscerci da poco, il bisogno di capire che cosa diamine questo famoso baratto, in cosa consiste, dove si può praticare e quale siano le regole per poterlo “proporre”. Beh, una delle cose più belle della Fiera del Baratto e dell’Usato è che… di regole ce ne sono davvero poche (almeno in fatto di baratto)!

Il baratto è una filosofia, un modo di pensare e vivere

E’ questa filosofia ci ha spinti a creare questo evento 20 anni fa e continuare, nel tempo, a crederci e a sostenere la Fiera. Ci piace pensare che il mondo che ricicla, riusa e scambia sia un mondo migliore. Si dice che “i pazzi e i visionari son quelli che poi cambiano il modo. Siamo sembrati tali vent’anni fa (e un po’ anche oggi, diciamolo) quando abbiamo iniziato a proporre concetti semplici e diretti, come quelli che vi abbiamo appena raccontato. Eppure la Fiera del Baratto e dell’Usato  è diventato una vera e propria tradizione a Napoli, un evento “cult” a cui è impossibile non partecipare, conosciuto anche fuori dai confini campani, in tutta Italia! Non avremmo cambiato il mondo, ma di sicuro abbiamo resistito e perseverato difendendo dei concetti che oggi sono senza dubbio in auge, all’attenzione di tutti, anche dei potenti che cominciano davvero a preoccuparsi in modo serio della questione. Le nazioni tutte (o quasi) si impegnano per risolvere problemi come l’esaurimento della materie prime, la mancanza di lavoro e l’inquinamento.

Il baratto non è solo uno scambio, ma un vero e proprio atto d’amore (anche per il pianeta)

Il baratto ha avuto momenti di grande importanza che sono coincisi spesso con grande fermento e  cambiamento culturale e sociale. In momenti in cui l’innovazione, il mutamento delle condizioni della società, la sensibilità e forse la fiducia erano più presenti, il baratto era maggiormente praticato. Negli ultimi tempi invece tutti abbiamo notato una diminuzione di questa pratica, di questo rito.  Alcuni amici ce lo hanno raccontato dispiaciuti e noi, che amiamo lo scambio di storie, la creazione di legami, amicizie e valori, abbiamo deciso di provare a spingere nuovamente il concetto del baratto.

Il tornare a giocare, a parlare con gli sconosciuti “scambiando caramelle” e “rischiando” di conoscere persone nuove, vere e belle da morire, sorridere e ridere perché qualcuno vi ha “sorpresi” mentre eravate intendi a barattare qualcosa e l’inaspettato è arrivato.

Ecco quello che è la Fiera del Baratto e dell’Usato: il baratto torna fra noi! 

Diciamolo chiaramente, dunque: si può barattare, è  possibile farlo con gli stand, tra visitatori, tra stand e stand. Non esiste una area di Baratto perché il baratto è ovunque! L’intera Fiera è l’area di baratto, l’area di gioco: si deve solo imparare a farlo e “osare”.  Per questo la fiera è un luogo unico e inaspettato: una kasbah napoletana, dove si gioca a vendere e a comprare, dove non professionisti si cimentano per due giorni ad essere venditori. Ecco perché è entusiasmo puro, magia e spettacolo! Fondamentalmente è un gioco che regala esperienze, storie, emozioni e nuovi oggetti. Un luogo ed un tempo che insegna a separarci dagli oggetti cari e a farli rivivere. Spesso si fanno affari, a volte si svendono oggetti preziosi, si barattano emozioni e si scambiano storie e soprattutto, nulla è convenzionale perchè i veri protagonisti SIETE VOI!